I container rappresentano una delle soluzioni più utilizzate nel commercio internazionale. Spesso li si vede viaggiare su grosse navi cargo, ma prima, sono a loro volta trasportati da appositi camion. Di conseguenza, anche il trasporto su gomma ricopre una certa importanza nel settore delle spedizioni.
Purtroppo, però, essendo così diffuso, il quantitativo di smog e inquinamento che produce risulta essere davvero eccessivo. Per questo motivo, si è arrivati a parlare di camion elettrici. Un nuovo modo di gestire i trasporti con un occhio di riguardo verso l'ambiente, ma non solo. Vediamo, allora, in che modo l'impatto di questi nuovi mezzi incide sui costi di trasporto dei container.
Camion elettrici: Cosa sono e che vantaggi apportano
Potrebbe sembrare difficile da credere, ma in realtà, il motore elettrico era utilizzato già negli anni '30 dell'Ottocento. Infatti, i primi prototipi vennero sperimentati sulle carrozze e, più tardi, anche sui primi modelli di automobili. Però, all'inizio del Novecento vennero inventati i primi motori a combustione interna e non impiegarono molto tempo a sostituire quelli elettrici.
Questi ultimi, tuttavia, non vennero mai "dimenticati", anzi, continuarono il loro sviluppo durante tutto il secolo. Si arrivò, infatti, alla fine del '900, anni in cui anche le - ormai afferrate - case automobilistiche si lanciarono nella sfida dei motori elettrici. Con gli anni, anche e soprattutto grazie alle innovazioni tecnologiche, i veicoli elettrici si moltiplicarono e i motori di questo tipo vennero impiegati per le prime volte anche nei mezzi pesanti, come i camion.
Come funziona un camion elettrico?
In poche parole, il principio su cui si basa un motore elettrico è molto simile a quello che utilizzano le macchinine radiocomandate, ma ovviamente, molto più complesso. Il serbatoio dei veicoli tradizionali si trasforma in una batteria (che si chiama accumulatore) che immagazzina energia elettrica ed è proprio grazie a questa che il veicolo può funzionare.
Come si può immaginare, i vantaggi che offre il motore elettrico sono diversi. Primo fra tutti il fatto che non abbia bisogno di carburante e che, di conseguenza, possa apportare un doppio risparmio: sia economico che ambientale. Inoltre, si riducono di molto anche i costi di gestione.
Questo concetto è stato applicato ad una visione più ampia, quindi, si è pensato di utilizzare i camion elettrici per il trasporto di merci e di container. Tuttavia, come per tutte le cose, anche questi veicoli possono avere dei punti deboli. Ad esempio, come la durata della batteria che comporta, a sua volta, altri limiti (approfonditi meglio di seguito).
I camion elettrici rivoluzioneranno davvero il trasporto di container?
Nonostante i camion rappresentino meno nel 2% dei veicoli che viaggiano su strada, in realtà, sono responsabili del 22% delle emissioni di CO2 dell'intero trasporto su gomma. In più, la distanza che percorrono è spesso inferiore ai 300 chilometri. Questo significa che potrebbero essere tranquillamente sostituiti da camion elettrici.
Come si anticipava, i veicoli a trazione elettrica sono mezzi ad emissioni zero e non è difficile capire, quindi, quali enormi benefici apportano in termini di inquinamento. Tuttavia, gli esperti del settore inizialmente hanno reagito con scetticismo riguardo al fatto di sostituire il carburante con l'elettricità.
Questo perché le batterie al litio (quelle che compongono i motori elettrici) sono troppo grosse e pesanti, e se l'obiettivo fosse quello di garantire le stesse prestazioni di un camion a carburante, la batteria dovrebbe occupare gran parte del carico di un camion.
Inoltre, altri due limiti sono rappresentati dalla bassa autonomia della batteria e dalla ricarica. Infatti, per poter utilizzare i mezzi elettrici c'è bisogno di tempo (per ricaricarli) e, soprattutto, di infrastrutture apposite. Quindi, essendo più pesanti e più lenti potrebbero causare dei ritardi lungo il percorso.
L'impatto sui costi
Tuttavia, scegliere questa opzione più green non solo renderebbe il viaggio più ecosostenibile, ma anche meno costoso. Infatti, i costi di manutenzione e di gestione per i camion elettrici sono decisamente inferiori rispetto a quelli che vanno a carburante. Questo lo spiega la ricerca del DOE's Lawrence Berkeley National Laboratory e dell'Università della California.
I due istituti hanno preso in esempio dei camion classe 8 che avessero ancora un motore a combustione interna e hanno studiato i benefici che apporterebbe la sostituzione degli stessi con controparti elettriche. Considerando, poi, il costo attuale di un pacco batterie, il quale con una singola carica garantisce un'autonomia di 600 chilometri, hanno scoperto che si risparmierebbe il 13% del costo totale di possesso per ogni miglio percorso (circa 1,5 km).
Tradotto in dollari, sarebbero 200.000$ di risparmio per tutta la durata di vita del veicolo, dall'investimento iniziale. Inoltre, la ricerca evidenzia anche che, attraverso la riduzione dei costi di produzione delle batterie, si potrebbe arrivare a risparmiare addirittura il 50% del costo totale di possesso per chilometri percorsi.
Infine, Nykvist e Olsson hanno svolto un altro studio che espongono nel loro articolo "La fattibilità dei camion elettrici a batteria pesante". Riguardo al problema delle batterie troppo pesanti, i due ritengono che i tempi in cui viviamo siano favorevoli per un'accelerazione del loro sviluppo.
L'obiettivo sarebbe quello di creare tecniche di ricarica veloce. In questo modo, si potrebbero avere meno batterie a bordo, caricandole più spesso - ma sottolineano - in tempi molto rapidi. Hanno dimostrato che una ricarica rapida ad alta potenza consentirebbe una prestazione economica che migliora al crescere del peso del veicolo elettrico.
Insomma, il risparmio energetico sarebbe direttamene proporzionale alle dimensioni del camion e, cioè, al cresce dell'uno, crescerebbe anche l'altro. Pertanto, se si prende in considerazione il trasporto di container, che sono molto pesanti, questa soluzione sembra risultare davvero perfetta.