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August 24, 2021

Come esportare prodotti alimentari negli USA: La guida completa

Food & Beverage

Gli Stati Uniti rappresentano il terzo partner commerciale dell'Italia. Nel 2020, le esportazioni italiane nei confronti dell'America hanno raggiunto il valore di 42,5 miliardi di euro. I nostri prodotti alimentari occupano il quarto posto nella classifica dei prodotti maggiormente esportati, raggiungendo il valore di 4,5 miliardi di euro.

D'altronde, si sa che il Made in Italy ricopre un ruolo di grande fascino in tutto il mondo. Spedire prodotti alimentari all'estero richiede grande attenzione e ogni paese importatore ha regole e normative specifiche. In questo articolo vedremo come esportarli negli Stati Uniti d'America.

Esportare prodotti alimentari in America: Tutti gli step

Come si anticipava, per esportare prodotti alimentari all'estero è necessario tenere a mente moltissime questioni. Noi di Lesam International Group possiamo gestire le tue spedizioni a 360 gradi. Tuttavia, in questa guida vedremo quali sono i principali passaggi per esportare in USA.

Step 1: Burocrazia

Prima di tutto, è bene sapere che la FDA (Food and Drug Administration, tradotto "agenzia per gli alimenti e i medicinali") è l'ente governativo che regola le importazioni e le esportazioni di prodotti alimentari in America. Lo scopo è assicurare che tutto ciò che entra (o esce) dal Paese, lo faccia in modo totalmente sicuro.

Vediamo le principali normative a cui sottostare per far sì che i nostri prodotti arrivino correttamente a destinazione:

  • L'azienda italiana deve registrarsi alla FDA per ottenere il cosiddetto "numero FDA". Questo è il primo passo per poter esportare negli USA. Infatti, questo numero dovrà essere indicato nella pratica di esportazione e allegato alla pratica di dogana, così che possa superare la fase di sdoganamento senza problemi;
  • Nominare il "FDA Agent", cioè l'agente rappresentante. Sarà considerato come il responsabile dell'esportazione e deve avere domicilio o sede negli Stati Uniti. È una rappresentanza formale, vale a dire che serve come figura a cui far recapitare comunicazioni urgenti in modo diretto. In altre parole, ricopre un ruolo di collegamento tra il produttore italiano e la FDA.
  • Revisionare le etichette e le confezioni di tutti i prodotti per renderli a norma FDA e accessibili quindi al paese americano. Ad esempio, la nuova normativa prevede che nelle nuove etichette si cambino le dimensioni e le posizioni dei testi e le bordature. Inoltre, si devono eliminare elementi come le calorie e i grassi, per inserirne degli altri come gli zuccheri aggiunti.

Chiaramente, non dovrà mancare nemmeno la principale documentazione come:

  • Partita Iva (TAX ID Number) o Codice Fiscale (Social Security Number);
  • Lettera di vettura con descrizione dei prodotti (AWB);
  • Fattura commerciale o proforma in inglese;
  • Dichiarazione di libera esportazione;

Ad ogni modo, per avere la certezza di star svolgendo un lavoro efficiente, la soluzione migliore è sempre quella di affidarsi ad un esperto del settore.

Step 2: Imballaggio

L'imballaggio rappresenta un passaggio altrettanto importante, che non deve essere affatto trascurato. Difatti, se un prodotto arriva a destinazione intatto e ben conservato, è soprattutto grazie a questo. Principalmente i prodotti alimentari si distinguono in deperibili e in non deperibili. In base a questa distinzione esistono appositi imballaggi.

Partiamo dagli alimenti deperibili, che sono di certo i più delicati. Per deperibilità si intende la possibilità di deteriorarsi, pertanto, si fa riferimento a quei prodotti "freschi" a bassa durata di conservazione come carne, latticini, pasta fresca, frutta e verdura ecc. Il bisogno che li accomuna è quello di stare al freddo.

Difatti, quando li si mette nelle apposite scatole, oltre a fare in modo che siano ben distanziati tra di loro (usufruendo, ad esempio, di polistirolo spesso circa 4/6 cm) si dovrà anche inserire del ghiaccio secco o del gel refrigerante. Tuttavia, il ruolo più importante lo avranno i container nei quali saranno spediti, che dovranno essere refrigeranti e impostati alla giusta temperatura.

Gli alimenti non deperibili, invece, comprendono tutti quei cibi a scarso contenuto idrico e che possono essere conservati a lungo anche in ambienti non propriamente favorevoli come spezie, pasta, riso, caffè ecc. Nonostante questa categoria di alimenti non abbia bisogno del freddo, gli si deve tuttavia garantire una temperatura tale da preservare i prodotti.

Quindi, diventa necessario imballare questi alimenti con un buon isolamento termico per evitare che il cibo sia esposto a sbalzi termici, temperature troppo elevate o fonti di calore improvvise. Rimane invariato il bisogno di imballarli in modo che non si tocchino tra loro, per far sì che eventuali urti o vibrazioni non li danneggino.

Step 3: Modalità di spedizione

Per esportare negli Stati Uniti esistono due modalità: tramite nave, o tramite aereo. Entrambe presentano vantaggi e svantaggi, vediamo quali.

Spedire tramite aereo significa garantire una spedizione veloce e sicura. Infatti, i prodotti inviati saranno controllati più volte per garantire la massima sicurezza. Tuttavia, per ovvie ragioni, gli aerei presentano grandi limitazioni, come quelle per il peso, per il volume o per i termini di sicurezza (es. prodotti infiammabili o fortemente soggetti a sbalzi di pressione).

Inoltre, per tutte queste caratteristiche rappresenta anche la soluzione più dispendiosa in termini economici e di inquinamento. In altre parole, l'aereo è consigliato per spedizioni urgenti e che non comprendono grandi quantità di merce.

Le spedizioni marittime, invece, sono il contrario. Non presentano alcun limite di peso o volume e offrono il comodo vantaggio di poter sbrigare le pratiche burocratiche durante l'attraversata, permettendo di risparmiare tempo. Inoltre, i prodotti saranno controllati una solo volta, ovvero nel momento in cui saranno imbarcati. Ma questo non significa che non viaggeranno in sicurezza.

Di contro, il suo limite - che si può dire sia anche l'unico - è la sua lentezza. In questo caso specifico, esportare dall'Italia agli USA significa attraversare un intero oceano e non è difficile intuire quanto possa essere lungo il percorso. Quindi, si consiglia di scegliere questa modalità di spedizione per consegne con un elevato numero di merce, ma che non hanno urgenze a livello di tempistiche.

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