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August 27, 2021

Blocco a Ningbo-Zhoushan: Una nuova congestione portuale minaccia la preparazione al Natale

Sea Freight

Nel nostro blog abbiamo già affrontato temi come blocchi portuali, crisi di container o innalzamento delle tariffe di spedizione. Ebbene, gli effetti di tutti questi eventi si stanno ancora ripercuotendo in questi giorni, ma non solo. Anche nel prossimo futuro.

Infatti, a causa della crisi delle spedizioni e di un ulteriore blocco nel porto di Ningbo-Zhoushan, nei pressi di Shanghai, in Cina, si prevedono grandi difficoltà in vista del momento più festoso dell'anno: il Natale. Vediamo più nel dettaglio cosa sta succedendo.

Nuovo blocco in Cina, cos'è successo nel porto di Ningbo-Zhoushan?

Il porto di Ningbo-Zhoushan è situato a sud di Shanghai. Rappresenta il primo porto al mondo per tonnellaggio (ha superato la quota di 1,17 miliardi di tonnellate) e il terzo porto mondiale per quantità di container movimentati, più di 28,7 milioni di TEU (che ricordiamo essere l'unità di misura equivalente a venti piedi). In altre parole, è in assoluto uno dei più trafficati al mondo.

Di conseguenza, non è difficile intuire che un blocco in questo porto potrebbe rappresentare fonte di grandi problemi. In più, a rendere la situazione già delicata ci sono stati precedenti blocchi portuali, come quello di Yantian, o quello nel canale di Suez e una crisi di container a livello globale. A dirla tutta, il contesto nel suo insieme era già piuttosto complicato.

Cosa ha peggiorato la situazione? L'11 agosto, nel porto di Ningbo-Zhoushan è stato rilevato un caso di positività al virus Covid-19 e le autorità competenti hanno deciso di chiudere l'intero sito. Inutile dire che l'arresto della sua attività ha dato il via ad una nuova catena di ritardi nelle consegne e nelle spedizioni.

In più, questa volta, considerando che ci vogliono settimane - o addirittura mesi - per riprendere l'intero ciclo alla massima efficienza, l'arrivo delle spese natalizie preoccupa i produttori e i distributori di tutto il mondo. Per quale motivo? Perché la vasta rete di porti è particolarmente intricata e il costo della spedizione è ai massimi storici.

Quali sono le conseguenze?

Come un vero e proprio terremoto, dall'epicentro di Ningbo-Zhoushan, le scosse arrivano fino ai porti adiacenti, rendendo le catene di approvvigionamento ancora più lunghe di quanto già non fossero. Ma l'effetto domino non finisce qui, poiché i container continuano a mancare e molte fabbriche sono ancora soggette a chiusure con il fine di contrastare il diffondersi della pandemia.

Inoltre, le compagnie di navigazioni prevedono che questa crisi non sia prossima a terminare. Quindi, il costo del trasporto delle merci è destinato ad aumentare ancora una volta, premendo sul rialzo dei prezzi al consumo. Rolf Habben Jansen, amministratore delegato di Hapag-Lloyd, ha dichiarato che le aspettative generali vedono un miglioramento della situazione nel primo trimestre del 2022, non prima.

In prospettiva, se nello stesso periodo dell'anno scorso le navi avevano la probabilità dell'80% di arrivare per tempo, quest'anno si sono dimezzate, toccando il 40%. Inoltre, il World Container Index della Drewry Shipping ha mostrato che il costo di un container da 40 piedi che parte dalla Cina e arriva al Nord America e all'Europa ha raggiunto il costo di quasi 10.000 Dollari, raggiungendo un aumento del 360% rispetto al 2020.

In che modo il nuovo blocco di Ningbo-Zhoushan influisce sul Natale?

Di solito, le consegne di merce richiesta per i regali natalizi, che partono dalla Cina per arrivare in America e in Europa, si svolgono da settembre a novembre. Come si anticipava, per riprendere il flusso di lavoro in modo completo, ci vuole diverso tempo e questa nuova congestione si è appena presentata.

Inevitabilmente, considerando che il porto di Ningbo-Zhoushan è uno dei più trafficati al mondo, i rivenditori e le società che in questo periodo dell'anno iniziano le scorte di beni di consumo, si troveranno in grande difficoltà. Alcuni di loro, però, stanno già adottando nuove misure per soddisfare l'alta domanda.

Tra queste, vi è la scelta di spostare il luogo della produzione nei Paesi in cui vi è maggior consumo, così da accorciare i tempi di consegna. Oppure, alcune aziende scelgono di spedire tramite aereo anziché tramite nave, anche se ciò comporta un notevole aumento dei costi.

Hasbro, il produttore di Monopoly e My Little Pony, ha affermato che per andare in contro a questa situazione e garantire la disponibilità dei suoi prodotti durante le festività natalizie, ha scelto di aumentare i vettori marittimi con cui collabora, con l'obiettivo di velocizzare le consegne.  Il CEO di Adidas, Kasper Rorsted, ha invece affermato che la società non sarà in grado di soddisfare a pieno l'alta domanda dei suoi prodotti di abbigliamento sportivo.

Infine, Andrew Rees, CEO di Crocs, ha constatato che dall'Asia alla principale fetta di mercati mondiali i tempi di transito sono quasi raddoppiati rispetto a quelli storici. Dopo aver considerato che, ormai, la situazione è la stessa da diverso di tempo, ha già avvisato gli investitori che l'azienda proverà a convivere con i nuovi ritmi.

Che effetto si avrà sui consumatori?

È molto probabile che le crisi delle catene di approvvigionamento riflettano dei prezzi più alti sui consumatori finali. Infatti, la stessa Hasbro sta aumentando i prezzi dei suoi prodotti per compensare le maggiori spese che ha dovuto - e che dovrà - affrontare per i costi di spedizione e di trasporto. L'azienda ha anche previsto che tutte le sue spese saranno più alte, in media, di ben quattro volte rispetto al precedente anno.

In linea generale, all'orizzonte si intravedono scaffali nei negozi più spogli e tempi di consegna decisamente più lunghi. Insomma, quest'anno, nel caso in cui non si riuscisse a terminare l'intera lista di regali desiderata dai propri cari, si consiglia di avere buone idee in mente per appoggiarsi ad un eventuale piano di riserva.

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